Le mamme di Monza sono state prese in giro, siamo stati presi in giro. Che tu abbia o abbia avuto o avrai un bambino al nido, quello che sta accadendo ti deve interessare.
Ti deve interessare perché racconta cosa ti potrebbe accadere un giorno, perché ti racconta come vengono trattati i cittadini, lo stile di una classe politica, ti racconta quanto sia difficile farsi ascoltare, non perché abbiamo poco da dire … ma perché nessuno più ci vuole ascoltare.
E così accade che scadano i termini delle iscrizioni al nido, e che mesi dopo decidano di aumentare le rette … e non di un aumento sopportabile ma di aumenti che distruggono la pace famigliare. E accade che lo fanno quando è troppo tardi per trovare qualsiasi altra soluzione.
Oppure accade che si dichiarino disposti ad “ascoltare” le rappresentanti di oltre 130 mamme (ma ora saranno aumentate) e … bontà loro … facciano dichiarazioni ai giornali ancora prima dell’ incontro affermando che la decisione è:
“una decisione irreversibile”
Per fortuna oggi abbiamo il social, base per unirsi e diventare forza, base per non perdere le informazioni, base per rendere tutto più chiaro.
Oppure accade che cerchino di smontare dei calcoli, probabilmente perfetti perché fatti da chi deve pagare e quindi con l’attenzione del padre di famiglia, ma qui direi più con l’attenzione della madre di famiglia, prendendosi gioco anche della matematica.
Del resto sarebbe sufficiente ricordare i proclami dopo le elezioni politiche … tutte le parti indistintamente brindano per la loro vittoria. Anche in quel caso i numeri vengono violentati e … vincono sempre tutti … o forse è proprio così perché gli unici a perdere sono sempre i cittadini ?
Quelle analisi delle mamme sugli aumenti delle rette non sono fatti per dimostrare una media, per attaccare qualcuno, per fare politica o altro … sono fatti perché, tra poco, proprio quel valore in euro uscirà dalle tasche di ciascuna di quelle famiglie. A loro non interessa la media, a loro interessa capire quanto mensilmente dovranno veramente versare! (e magari sarebbe stato bello saperlo prima, quando sarebbe stato possibile prendere altre decisioni)
“L’assessore Montalbano ha confermato che gli aumenti per la fascia di popolazione con redditi medio bassi e per l’orario base di frequenza si attestano tra il 9 e il 25% medio (maggiore per i redditi più alti), ipotizzando che i valori rilevati dai genitori siano frutto di un diverso metodo di calcolo”, conclude la nota. (tratto da un articolo del cittadino a cura di Alessandra Sala del 06 agosto)
Le mamme hanno calcolato aumenti fino ad un 80% … ma è possibile? Chi sta sbagliando? Vi prego dimostratecelo, è semplice … fatelo il prima possibile!
Le mamme hanno bisogno del vostro aiuto cari giornalisti, non state ad aspettare di vedere come andrà a finire, aiutatele a scrivere in anticipo come andrà a finire. Prendete anche voi le tabelle e fate i calcoli e se hanno sbagliato le mamme e dovranno pagare meno … saranno loro le più contente !
Fare la mamma è una professione a tempo pieno ma non bisogna dimenticare che, spessissimo, quelle stesse mamme sono mogli, casalinghe, avvocati, notai, ingegneri, medici, infermiere, giudici … eh si dobbiamo ricordarci che le mamme hanno sempre più professioni … cara la nostra amministrazione non sottovalutate la loro intelligenza e la loro preparazione!
Leggendo i loro post … possiamo trovare tabelle excel riattualizzate, confronti economici puntuali, casi specifici … i loro casi specifici, grafici che mostrano il trend.
Semplicemente chiedono di verificarli, semplicemente chiedono perchè gli aumenti non siano stati comunicati prima del termine iscrizione, semplicemente chiedono di non giocare con la matematica e con la lingua italiana … semplicemente chiedono di non essere prese in giro. (su BrianzaPost hanno pubblicato alcuni esempi)
Poi ci sono i precedenti … nel Lazio, dove il TAR ha dovuto intervenire per sanare una delibera illegittima di aumento delle rette del Nido … successiva ai termini di iscrizione; ci trovate delle analogie ?
Leggendo questo articolo del Corriere della Sera sarete in grado di prevedere il futuro !
Un esempio: a Monza hanno dichiarato che era anni che non aumentavano le rette dei nido? Indovinate un po cosa dichiarò l’assessore romano:
“Ci preme, però, sottolineare che la tariffa media mensile del servizio nido è rimasta invariata per molti anni, e risulta essere la più bassa tra quelle applicate dalle altre grandi città italiane.”
Va bhe per oggi mi fermo qui,
guardatevi intorno, leggete sui social, diffondete questa notizia … non so come si muoveranno le mamme nel prossimo futuro ma di sicuro hanno bisogno dell’aiuto di tutte le persone che credono che questa sia una ingiustizia. Stiamo vicini alle “nostre” mamme.